Enna, un sogno che danza: magia, passione e talento nel saggio della Maestra Manola Turi

Il 1° luglio, sotto il cielo estivo del campo di atletica Tino Pregadio, si è celebrata una serata che resterà impressa nella memoria e nel cuore di chi ha avuto la fortuna di esserci. In collaborazione con la Mondial, la Maestra Manola Turi ha trasformato un evento in un’esperienza magica, dando vita a un saggio di danza classica e moderna capace di commuovere, incantare e far vibrare le corde più profonde dell’animo.
Quella che si è vissuta non è stata una semplice serata di spettacolo, ma la realizzazione concreta di un sogno coltivato con amore, fatica e dedizione. Manola Turi, anima e cuore pulsante dell’intero progetto, è molto più di un’insegnante: è una guida, un punto di riferimento, una donna capace di trasmettere passione e bellezza con ogni gesto, ogni parola, ogni coreografia.
Il suo lavoro è fatto di attenzione costante, di uno sguardo che sa riconoscere il talento anche nei passi incerti di chi inizia e di una determinazione che spinge ogni allievo a dare il massimo, a credere in sé stesso e nell’arte che porta dentro. Con lei, la danza diventa un percorso di crescita interiore, di scoperta, di liberazione. E il saggio ne è la più poetica delle prove.
Le esibizioni che si sono susseguite durante la serata sono state un susseguirsi di emozioni. Ogni coreografia, frutto di mesi di impegno, ha raccontato una storia, ha toccato il cuore del pubblico. I giovani allievi si sono distinti per eleganza, precisione e intensità. Hanno danzato con l’anima, dimostrando una maturità artistica che ha sorpreso e commosso.
Un momento di straordinaria intensità è arrivato con l’esibizione del primo ballerino del Teatro Nazionale di Belgrado, Begojev Jovica, che ha danzato accanto alla raffinata ballerina professionista Dalila Guerreri. Insieme hanno interpretato un pas de deux tratto dal Lago dei Cigni, regalando al pubblico una parentesi di pura arte, in cui tecnica e poesia si sono fuse in un’unica emozione.
Ma la serata è stata anche l’inizio di un nuovo capitolo per tre giovani danzatrici: Vittoria Franchina, Federica Vetri e Isabel Candino. Dopo aver vinto una prestigiosa borsa di studio, partiranno per Belgrado per un Summer Intensive di 15 giorni presso il Teatro Nazionale. Un’opportunità di altissimo livello che rappresenta il coronamento del loro impegno e del talento coltivato con passione.
L’atmosfera che si è respirata era quella delle grandi occasioni: emozione palpabile, occhi lucidi, sorrisi veri. La magia della danza ha avvolto tutti, creando un legame invisibile tra palco e platea, tra chi si esibiva e chi assisteva con il cuore aperto.
Tutto questo è stato possibile grazie a Manola Turi, al suo instancabile lavoro, alla sua visione artistica e al suo amore incondizionato per la danza e per i suoi allievi. Con lei, ogni saggio diventa molto più di uno spettacolo: è una dichiarazione d’amore verso l’arte, un dono prezioso alla comunità, un’esperienza che rimane dentro. Un sogno che continua a danzare.
Manuela Acqua