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Un tesoro dimenticato: il Museo Varisano di Enna cade a pezzi nel silenzio delle istituzioni

Il museo Varisano, custode di preziosi reperti archeologici provenienti da tutta la provincia, si trova oggi in uno stato di preoccupante abbandono. “Andrebbe chiuso”, afferma Carmelo Nicotra, direttore del Parco Archeologico di Morgantina e della Villa Romana del Casale. “Sono in carica da dieci mesi e ho trovato una situazione scoraggiante: il personale è assente, prima c’erano sette dirigenti, ora sono rimasto solo, e anche la politica ci ha voltato le spalle”.

Secondo Nicotra, l’allestimento del museo, ormai vecchio di oltre quarant’anni, necessiterebbe di una completa riprogettazione. Nei depositi, infatti, si conservano ancora centinaia di reperti mai esposti al pubblico. L’attuale situazione contribuisce a un’affluenza molto bassa, con una media di appena quattro visitatori al giorno.

A suscitare polemiche è anche la presenza di un’automobile parcheggiata nel giardino del museo. “Appartiene all’amministrazione regionale”, spiega il soprintendente Angelo Di Franco, che si è impegnato anche a rimuovere i rifiuti presenti nell’area già a partire da lunedì.

Il degrado è visibile ovunque: vetrine obsolete e danneggiate, luci mancanti, pareti scrostate, espositori vuoti e assenza di didascalie esplicative. Inoltre, il museo non consente ancora il pagamento con POS, che dovrebbe essere attivato nelle prossime settimane.

“La struttura è un gioiello della nostra città”, sottolinea Sabrina Murgano, presidente delle guide turistiche di Enna. “Basterebbe rinnovare l’allestimento e rendere comprensibili i reperti anche a chi visita il museo in autonomia, per restituirgli il valore che merita”.

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